Giovanni Tria nella bufera. Il figlio del ministro ha collaborato con la Mare Jonio di Casarini in occasione del salvataggio di 49 migranti avvenuto nel mese di marzo.
Nuovo terremoto sul ministro dell’Economia Giovanni Tria. Dopo il presunto conflitto di interessi con la Bugno arriva la notizia dell’impegno di suo figlio Stefano con le Ong per il salvataggio dei migranti in mare.
Il figlio di Giovanni Tria collabora con le Ong: era lo skipper della barca a vela che ha supportato la Mare Jonio di Casarini
Stando a quanto emerso, Stefano Paolo Tria, figlio del ministro dell’Economia, era lo skipper della barca a vela che ha fatto da supporto alla Mare Jonio in occasione del salvataggio di 49 migranti avvenuto nel mese di marzo. Per quella operazione sono indagati Luca Casarini, capo missione, e il comandante della Mare Jonio, colpevole di aver ignorato un ordine diretto di una nave della Guardia di Finanza italiana.
La conferma in un messaggio della Mediterranea
“Non ci siamo mai posti il problema di chi ognuno di noi sia figlio e parente; Stefano Tria fa quello per cui Mediterranea è nata: salvare e salvarci da questo orrore“, ha fatto sapere la Mediterranea con un tweet.
Giovanni Tria nel mirino
Non c’è dubbio che il coinvolgimento del figlio nelle operazioni delle Ong metta evidentemente in imbarazzo il ministro dell’Economia, messo alle strette da Lega e Movimento Cinque Stelle per i rimborsi ai truffati delle banche e per il suo rapporto con la Bugno, visto di cattivo occhio per i legami di lei con il mondo renziano.